la lettera di dimissioni da consigliere della Provincia di Reggio Calabria

Carissimo,

i risultati delle elezioni politiche appena terminate impongono riflessioni accurate, alle quali, come è mia abitudine, non intendo sottrarmi. Avevo già maturato la decisione, durante la campagna elettorale, di dimettermi dal Consiglio provinciale, qualunque fosse stato il responso delle urne. Decisione che ora diventa ancora più impellente.

Gli elettori hanno dichiarato in modo inequivocabile ciò che vado dicendo da anni: il gap tra cittadini e istituzioni è diventato una voragine incolmabile, la politica non ha saputo dare le risposte che attendevano, la necessità di cambiare – e subito – le regole è diventata impellente. Vado profetizzando da tempo l’urgenza di snellire, alleggerire, tagliare. L’avvitamento in cui si è congelato il pachiderma della burocrazia è stato ulteriormente appesantito dal malcostume cui assistiamo come se fosse una necessaria abitudine. Agli sprechi si è aggiunta la corruzione, alla sistemica incapacità di recuperare il senso della politica – che dovrebbe essere al servizio del territorio e delle sue esigenze, nonché emergenze – si sono aggiunti populismo e demagogia fini a se stessi, recuperati dalla naftalina solo in tempo preelettorale.

Se una cosa devono insegnarci queste elezioni, è che si deve cambiare registro. Sono convinto che sia possibile, ma devono cambiare molte altre cose, deve essere spezzata la corsa alla deriva che sembra aver spinto sull’acceleratore, senza possibilità di freni.

Sono stato chiamato a Roma per cercare di recuperare, all’interno del neonato Centro Democratico, le fila di un discorso di rivisitazione dell’intero sistema politico, a partire dalla legge elettorale. Sono convinto di poter dare il mio apporto concreto. Sono convinto che potrò iniziare a tradurre ciò che vado ripetendo da sempre in azioni reali, necessarie per mettere a dieta il pachiderma che è stato costruito negli ultimi decenni di storia della nostra Repubblica.

Ecco perché Le comunico con la presente le mie dimissioni dal Consiglio provinciale, certo che chi prenderà il mio posto saprà continuare ciò che è stato iniziato.

RingraziandoLa per il percorso fatto insieme, Le chiedo di voler trasmettere questa mia decisione a tutti i Consiglieri. Giungano a Lei, all’assemblea, al Presidente e ai membri della Giunta i migliori auguri per quello che continuerete a fare.

Distinti saluti

Siderno, 26/02/2013